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Teste parlanti

AIUTO???...CHI MI AIUTA?!!!

 

Lavorare nelle relazioni d’aiuto significa avere come oggetto del proprio lavoro le persone. I pazienti, gli utenti di un servizio sanitario o socio-assistenziale, sono prima di tutto persone, che chiedono sostegno, attenzione, soddisfazione continua e a volte assoluta delle loro richieste, dei loro bisogni; questo espone gli operatori del settore (Medici, Psicologi, Psicoterapeuti, Infermieri, Operatori sociali, Operatori dei servizi socio-assistenziali ecc) a dei rischi per il loro equilibrio  fisico, psichico ed emotivo.

Nella relazione d’aiuto ci si mette in gioco in prima persona, si attivano aspetti della propria vita emotiva e della propria storia personale che a volte restano impliciti creando difficoltà nello svolgimento del lavoro e nella relazione stessa con il paziente o l’utente.

Il rischio più noto, insito nelle relazioni d’aiuto è il Burn-Out (“bruciato) , dovuto al forte squilibrio tra Dare e  Riceve che caratterizza tali relazioni e che può riconoscersi se compaiono dei sintomi che dalla sfera lavorativa vanno a diffondersi anche nella vita privata come ad esempio sensazioni di delusione, frustrazione, rabbia, apatia, scarsa motivazione e voglia di investire nel lavoro e in nuovi interessi, stanchezza, stress ecc.

Oltre al Burn-Out esistono altri rischi specifici di questo tipo di professione. Molti dei protocolli di intervento sanitario o socio-assistenziale prevedono l’intervento in situazioni di crisi o emergenza (Reparti ospedalieri o di pronto soccorso, ma anche comunità, centri diurni), in situazioni di estremo dolore, in cui gli operatori  sono spesso a contatto con la morte (malattie terminali), con esperienze traumatiche (Abuso sessuale, Maltrattamenti) disturbi psichiatrici, tossicodipendenza) o con situazioni di estrema fragilità (Minori, Disturbi Psichiatrici, Migrazione ecc). Molti lavorano in contesti che prevedono contatti prolungati con il paziente o l’utente (Reparti Ospedalieri, Pronto Soccorso, Centri diurni, Comunità) e  spesso si svolgono in situazioni di forte stress sia oggettivo che soggettivo (Turni di lavoro, Precarietà economica ecc). Inoltre molte di questi interventi si svolgono in èquipe, e la necessità di lavorare in gruppo e di confrontarsi con diverse professionalità, pur se è un valore aggiunto, a volte e in alcune situazioni può divenire un ulteriore fattore di difficoltà. In queste situazioni è molto alto il rischio che aspetti della propria vita emotiva e personale si attivino e agiscano in modo inconsapevole compromettendo la relazione con l’utenza, con i colleghi e l’efficienza del lavoro.

 

 

Come prevenire questi rischi? Chi può aiutare gli operatori del settore?

La Supervisione è uno strumento di intervento e di aiuto efficace in quanto offre la possibilità di fermarsi a riflettere su aspetti dell’attività lavorativa che non riguardano la produttività o il raggiungimento degli obiettivi. La supervisione, condotta da un professionista esperto (Psicoterapeuta o Psicologo)  offre la possibilità di affrontare gli aspetti emotivi impliciti del proprio lavoro, difficoltà di relazione con un utente o un caso specifico, difficoltà di comunicazione e di relazione tra il gruppo dei colleghi in uno spazio protetto in cui è possibile dare una rilettura e un significato diverso alle criticità. La supervisione da così la possibilità di elaborare tali difficoltà e trovare delle soluzioni e delle strategie alternative.

La supervisione è fondamentale per tutti i professionisti della salute e gli operatori delle relazioni d’aiuto. Lo Psicoterapeuta si rivolge ad un Supervisore quando ha difficoltà nel procedere con la relazione terapeutica con uno specifico caso. Per gli altri operatori del settore come Infermieri, Operatori sociali, Operatori socio-assistenziali che svolgono il loro lavoro in contesti come Centri Diurni, Comunità, Centri d’Accoglienza, Servizi socio-assistenziali la Supervisione deve essere parte integrante dell’attività lavorativa, e come tale garantita dal committente o dalla struttura lavorativa in modo sistematico con incontri di gruppo mensili.

 

 

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