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PERCHE’ LITIGHIAMO?

 

L’amore non è bello se non è litigarello” e come per tutti i detti contiene una verità, perché è solo dal confronto fra le differenze che si possono trovare delle soluzioni che rispettino i partner.

Il litigio, che qui chiameremo conflitto, è una risorsa per la coppia quando esiste la capacità di mediare fra le due parti in gioco, questo è il caso del conflitto che permette una ridefinizione dei ruoli e dell’equilibrio di coppia…l’amore bello appunto.

 

Purtroppo, alcune coppie sono logorate da conflitti interminabili, cronici, che non trovano mai una soluzione. Basta un determinato gesto, una certa parola, che i due si ritrovano a discutere delle “solite cose” e molto spesso per i “soliti motivi”.  Questo è il caso del conflitto ostruttivo, che si osserva in diverse coppie in terapia. Le frasi tipiche che riportano i pazienti sono: “Quando mi parli, mi dici le cose con aggressività e mi costringi a risponderti, ad urlare”, “Con te è impossibile parlare, vuoi avere sempre ragione” ecc; gli esempi possono essere infiniti, ognuno di noi sa cosa attiva il conflitto nella propria coppia, anche se a volte questa consapevolezza non basta, nelle coppie conflittuali quel conflitto che si vorrebbe evitare inevitabilmente invece si presenta.

 

Perche? Sono i  significati che attribuiamo a certi comportamenti o a certe comunicazioni ciò che ci fa litigare.

Le emozioni che si attivano in certe situazioni con il/la partner hanno per noi dei significati che rimandano alla nostra storia personale, in particolare alle esperienze nelle relazioni familiari…eh si perché anche in base a questo nostro bagaglio si è formata la coppia.

Abbiamo trattato già il patto implicito di coppia, cioè quell’insieme di bisogni, aspettative, miti che derivano dalle proprie esperienze passate, tale patto è alla base della coppia e ognuno dei due crede che l’altro/a lo rispetterà sempre. Il partner sarà cosi sempre in grado di comprendere, accettare, sanare parti della nostra storia. Ad esempio “Tu sarai quello/a che mi capirà sempre” “Tu non mi deluderai mai”, dove comprensione e delusione possono essere state esperienze significative del passato.

Da questo incastro di storie e significati nascono sia le risorse che le difficoltà nella coppia perché il patto  implicito fa i conti con la realtà e l’atro/a non è più quell’essere idealizzato di cui ci siamo innamorati.

Scoppia la crisi di coppia, di cui il conflitto ostruttivo può essere una manifestazione. In questa dinamica i due partner rimangono ancorati a significati e vissuti della propria storia personale, proprio quella che l’altro/a doveva curare, sanare.

Il partner diventa cosi il genitore controllante, giudicante ecc…ognuno ha avuto il proprio. Si reagisce così al proprio compagno/a nello stesso modo in cui abbiamo imparato nelle relazioni familiari, non tenendo più presente né l’altro/a, ma neanche completamente sé stessi.

Se il conflitto è sano in una coppia, come possiamo evitare che questo diventi un conflitto ostruttivo?

Proviamo prima di tutto ad avere consapevolezza del peso che hanno le proprie esperienze personali sulla coppia, quando queste entrano in questo spazio si attiva un filtro potente con cui attribuiamo i significati agli eventi.

Ascoltiamo le emozioni che circolano in questi momenti, è possibile che rimandino a parti della nostra storia personale che non possono essere scaricate sul partner. “Questo è il nostro bagaglio non il suo! “.

Apriamo da soli questo bagaglio, riconosciamo e accettiamo le emozioni che ascoltiamo dando loro il corretto significato, cosi potremmo vedere anche il luce diversa la situazione di coppia che stiamo vivendo e magari appianare quelle tensioni che sappiamo attivano soltanto il conflitto ostruttivo.

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